Sabato
faccio shoping tra i depositi/vendite in via “cherche midi”.
Dopo
aver cercato il buon affare tra i cinque depositi della via, entro
nel bar in cui ho l’abitudine di mangiare un sandwich al paté del
sud ovest buonissimo.
Dalla
finestra seguo con lo sguardo uno che entra ed esce da una bellissima
casa di fronte al bar.
Mi accorgo che il tipo non è altro che Gérard
Depardieu.
Finisce per entrare nel bar.
Si siede al bancone accanto a
me (non c’è più posto libero) e senza che lui ordini niente il cameriere gli serve un gran bicchiere di rosé, un cliente abituale, ovviamente, abita di fronte al bar.
Anche se
non hè il mio idolo, è sempre strano vedere dal vivo uno che conosciamo, soltanto
attraverso i film.
Sembra pensieroso.
Mi guarda e mi dice dandomi del tu:
“Mi puoi
dare una mano, non so ancora per quale affare, ma lo sento.”
Riesco a
dire:
“io,
ma…”
m’interrompe:
“Sai
recitare come un professionista?
Ho una parte appunto per te “
Provo a rispondere:
“io,
ma…”
Prosegue:
“Vuoi
comprare una casa nei dintorni?
Continua
senz’aspettare la mia risposta perché la mia faccia sbalordita
risponde per me.
“allora
fammi un piacere,”
Sul banco
è disposta una rivista “géo” aperta su un mappamondo.
“metti
un dito senza guardare sulla mappa, a caso” mi chiede
senz’aspettare il mio consento.
Questo lo
posso fare perché non ho bisogna di parlare, allora pongo il mio
dito senza sapere perché e senza riflettere sulle conseguenze.
Poi,
guarda la mappa, il mio dito su un paese preciso.
Alza la
testa e dice per lui stesso, “Russia, perché no?”
Senza
ringraziarmi, né pagare la bevanda, esce dal bar bruscamente,
inforca il suo scooter parcheggiato davanti all’ingresso del bar e
fila.
Ora so che
tutto è colpa mia.
Mi perdonerà?
Giumelina
Giumelina
Nessun commento:
Posta un commento